Longjevity – FatFat CorFunk & Long John

Un viaggio groove tra nostalgia, cultura hip-hop e vibrazioni senza tempo

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Longjevity – FatFat CorFunk & Long John

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Un viaggio groove tra nostalgia, cultura hip-hop e vibrazioni senza tempo

In un’epoca musicale dominata da algoritmi e contenuti usa-e-getta, Longjevity si presenta come un progetto che sfida il tempo e le mode. Firmato da FatFat CorFunk – figura storica dell’underground italiano – in collaborazione con Long John, l’album è un inno alla longevità musicale e culturale, reso attraverso quattro brani carichi di groove, ironia e riferimenti colti alla golden age dell’hip-hop e alla cultura pop degli anni ’80.

Il titolo, Longjevity, è un gioco di parole che richiama non solo la resistenza artistica nel tempo (longevity), ma anche una certa idea di stile coerente, radicato e “lungimirante”. Il disco, pur essendo un EP breve, riesce a raccontare una storia fatta di sonorità soul, funk e italo-disco, che dialogano in modo fluido con beat moderni e testi ricchi di riferimenti autobiografici e culturali.

FatFat CorFunk, con un passato da DJ, beatmaker e MC, dimostra ancora una volta la sua capacità di unire cultura e intrattenimento, mantenendo la barra dritta verso una qualità musicale solida, senza compromessi. Long John porta invece una verve nuova, fresca, che bilancia la componente più “classicista” con un’energia contemporanea.

Il lavoro di produzione è uno degli aspetti più curati del progetto. Si percepisce una conoscenza profonda del suono funk, del sampling e della costruzione ritmica. Niente è lasciato al caso: i beat sono bilanciati, le pause ben dosate, e ogni elemento ha uno spazio preciso nel mix.

I richiami alle sonorità vintage non sono mai forzati: tutto suona autentico, perché vissuto. L’effetto complessivo è quello di una macchina del tempo musicale, ma con un motore ben oliato e pienamente attuale.

Analisi Traccia per Traccia

1. Longjevity

Brano d’apertura e manifesto del progetto. Il beat è caldo, costruito su un groove avvolgente che strizza l’occhio ai classici anni ’90, ma con una produzione pulita e moderna. Il testo è una dichiarazione d’intenti: rimanere fedeli a sé stessi, alla propria estetica e al proprio linguaggio, nonostante il passare del tempo.

“Non è moda, è memoria sonora.”

2. The Lesson

Probabilmente il brano più riflessivo del disco. Il titolo suggerisce una narrazione educativa o autobiografica, e infatti il testo sembra esplorare esperienze vissute, lezioni imparate (e forse impartite). Il beat ha un tono più meditativo, ma non perde groove.

Ideale per chi cerca contenuto oltre alla forma, è la traccia che più mostra la maturità artistica dei due.

3. Bimbo degli Ottanta

Qui il tono si fa più giocoso. Una traccia che sfrutta la nostalgia anni '80 per creare immagini vivide, quasi cinematografiche. Campionamenti o synth retrò, drum machine in stile Roland e riferimenti pop costruiscono un micro-universo in cui chi è cresciuto in quegli anni si riconosce immediatamente.

“Tra merendine e joystick, vhs e sogni analogici” – potremmo immaginare un verso simile.

4. Italo Bounce

Il pezzo più ballabile del progetto. Un omaggio al suono Italo-disco con un twist funky moderno. Bassline pulsante, ritmo sostenuto e un’energia contagiosa lo rendono il brano perfetto per chiudere l’EP con una scrollata di spalle e una risata soddisfatta. È qui che il divertimento raggiunge il picco.

In conclusione, “Longjevity” è più di un EP: è una dichiarazione d’amore per la musica che resiste al tempo. Un lavoro che scorre leggero, ma lascia il segno. FatFat CorFunk & Long John dimostrano che non servono decine di tracce per dire qualcosa di autentico: bastano quattro episodi ben scritti, ben suonati e pieni di anima.

Consigliato a chi ama il funk, l’hip-hop dalle radici profonde, ma anche a chi cerca un ascolto diverso, con personalità e gusto.

Voto: 8/10

Un piccolo gioiello per palati raffinati e nostalgici intelligenti.

Credit by: @mentalillnessmuzik