Requiem al poeta - Tirgan - Fantini

Tirgan - Fantini

· Recensioni
broken image

RAP REQUIEM AL POETA:

Pouria Jashn Tirgan ha tolto la mordacchia e non le manda a dire, un album di fuoco, da una caratura unica e irripetibile, difficile da trovare in giro, difficile da essere duplicato, personalmente non ho mai incontrato un artista come Pouria.

Fossimo nel XVII secolo lo identificheremmo come un cantastorie, uno di quelli che vivevano ai margini della vita sociale ed erano spesso condannati dalla chiesa per i loro costumi troppo liberi, ecco in questo caso, direi per dei pensieri troppo liberi.

Sulle note magistrali delle produzioni di Fantini, “RAP REQUIEM” si mostra come un confessionale dove l’artista da sfogo alle sue riflessioni più oscure, quelle che solitamente tendiamo a nascondere di fronte la società che ci circonda.

I brani come fossero versetti vengono suddivisi dalle tematiche intrinseche di conoscenza e idee, concetti e meditazioni, pause, fatti raccontati in prosa come in “Nati Migranti” pezzo celestiale per la caratura linguistica e per il racconto che ne deriva.

I suoni sono decisivi, scelti minuziosamente, è grazie ad essi che verrai trasportato in questo viaggio, come i fruscii che possiamo scorgere in “CORRENTI”, o come l’organo che detta ogni battuta in “Padre Nostro” dove vorrei spendere qualche parola in più per chiudere questa recensione.

Una rivelazione emozionante: "Padre Nostro"

Nel vibrante panorama del rap-hip-hop contemporaneo, "Padre Nostro" di Tirgan-Fantini si erge come un faro di freschezza grezza e potenza emotiva allo stato puro. Un brano veloce ma di grande impatto, che rappresenta una dichiarazione d'intenti artistica concisa ma potente. Il ritmo incalzante e dinamico del brano, scandito dal groove pulsante di pianoforte, synth e percussioni, crea un sottofondo energico che spinge l'ascoltatore in avanti. La voce potente e sicura di Tirgan-Fantini è a dir poco eroica, le sue parole fluiscono con una determinazione risoluta, misteriosa ed epica al tempo stesso. Dal punto di vista lirico, "Padre Nostro" approfondisce i temi della spiritualità e della crescita personale, offrendo una riflessione toccante sulla condizione umana. Il testo, pur essendo sfacciatamente crudo, è equilibrato nel suo tono emotivo, toccando una corda di empatia con l'ascoltatore. L'atmosfera edificante e aggressiva del brano serve a dare forza, incoraggiando l'ascoltatore ad affrontare le proprie sfide con la stessa incrollabile determinazione dell'artista. Il profilo emotivo del brano è equilibrato, con una dinamica emotiva bassa che permette all'ascoltatore di connettersi profondamente con il messaggio senza esserne sopraffatto. Il livello di energia è alto, ma la dinamica energetica è bassa, permettendo all'ascoltatore di assorbire il potente messaggio del brano al proprio ritmo. In conclusione, "Padre Nostro" è una testimonianza del talento artistico di Tirgan-Fantini e un brillante esempio del sottogenere pop-rap al suo meglio. È un brano che risuona su più livelli, offrendo un'esplorazione ponderata e stimolante della spiritualità e della crescita personale. Che tu stia correndo, guidando o semplicemente prendendoti un momento per riflettere, "Padre Nostro" è una canzone che ti lascerà un ricordo duraturo.

In conclusione, non posso definire questo un album prettamente musicale, ma lo estenderei anche alla letteratura, come se fosse un libro esposto a voce alta, un faro di luce e speranza che contrasta la visione utopica di un mondo che non esiste, di un mondo che ci viene venduto in provetta e fatto a misura d’uomo, così a misura, che non puoi neanche tendere la mano al prossimo per non rischiare di strappare la giacca. La teatralità usata e la bravura dell’esposizione linguistica degli artisti li permette di persuadere l’ascoltatore portandolo a vivere quasi un’esperienza mistica, che inciderà sull’utente volente o nolente dalle sue volontà, poiché quando un messaggio è veicolato così bene, vuoi o non vuoi lascerà un segno a chi lo ascolta.

L’uso di questa tecnica a mio avviso rafforza la denuncia sociale, religiosa e culturale circa le oppressioni e gli abusi che ogni giorno l’umanità è costretta a pagare per mano degli “altri”.

Bio:

Tirgan-Fantini è un duo performativo musicale che nasce dall'incontro di Pouria Jashn Tirgan e Emanuele Fantini per il progetto RAP (Requiem Al Poeta) performance teatrale di rap, spokenword e spokenmusic.

Vincono il Bando Cura 2022 e nel 2023 debuttano al Festival Opera Prima di Rovigo. Il progetto diventa una co-produzione del Teatro del Lemming.

Lo spettacolo gira per diversi Festival: Festival della Resistenza Museo Cervi, Festival Approdi Isolacasateatro, Premio Alberto Dubito, Frigemi, Crashtest festival. Proprio in quest'ultima occasioni vincono il Premio del Pubblico.

RAP (Requiem Al Poeta) diventa a sua volta un album inedito creando un progetto musicale che unisce tracce originali a parti dello spettacolo. Il brano Quattro Quadri in Quattro Quarti vince la menzione al Premio Inedito 2024 nella sezione Testo Canzone.

Tirgan-Fantini si muovono all'interno del panorama artistico contemporaneo con l'obiettivo di unire il teatro col mondo dell'hip hop e della spoken per una poetica forte, partigiana e civile, contraddistinguendosi come un fenomeno innovativo per unione di linguaggi e stili.

Dagli un ascolto su Spotify:

Credit by: @slim__c