
GUY RITCHIE:
Guy Ritchie di Puro Soultrain e Luther G è un album che affascina a casse ancora spente, con la grafica di @ordinedeldisordine che, senza troppe giravolte, ci spiega quale sarà il nostro ruolo durante la riproduzione: chiusi nel portabagagli, le mani legate e lo scotch sulla bocca (e senza aerosol a portata).
Ci accingiamo, dunque, ad ascoltare impotenti mentre scorrono, una dopo l’altra, tracce “dedicate”all’omonimo regista, quasi a ripercorrerne la carriera con strumentali in grado di ricollocarci sapientemente sui set della sua filmografia. I testi, poi, sono pregni di citazioni e rimandi, con incastri curati e metrichestudiate per sorprendere e asfissiarci.
Non si può, allora, fare a meno di apprezzare il basso opprimente di “Lock and Stock” che accompagna le altrettanto opprimenti strofe; o l’attacco in controtempo in “RocknRolla”, il suono old school di “Revolver” che dà davvero la sensazione di essere un pugile costretto all’angolo dei colpi dell’avversario, mentre aspetta la fine del round per realizzare, con orrore, che la legge del più forte non prevede pause né giustizia. I ritornelli, poi, ci concedono un po’ di respiro tra una strofa e l’altra, pur non abbassando la tensione, che si mantiene ai massimi livelli fino all’amorevole “Voglio che sia tu”, traccia conclusiva dell’opera.
In conclusione, l’album è senza dubbio un’uscita degna di nota per gli appassionati del genere, per chi ricerca ancora la connessione tra strumentale e testo, tra una canzone e l’altra, tra il titolo e i temi. Luther G e Puro Soultrain non mentono: sono venuti a darle, non a prometterle.
La Tracklist:
1) Intro
2) Lock&Stock
3) RocknRolla
4) Va Vissuta
5) Mururoa
6) Revolver
7) Gentlemen
8) The Snatch
9) Sotto Shot
10) La Furia di un Uomo
11) Voglio che sia tu
Ora non ti resta che mettere in play, e goderti il viaggio.
Credit by @viking_vinz